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Super Bowl 2019: vincono i Patriots e si esibiscono i Maroon 5

Scritto da il 4 Febbraio 2019

Questa notte alle 00:30 (le 18:30 negli States) il Mercedes-Benz Stadium di Atlanta, in Georgia, ha ospitato la 53° edizione del Super Bowl, la finale della National Football League, il massimo campionato di football americano. Il nome Super Bowl deriva da quello di uno stadio, il Rose Bowl di Pasadena, che ispirò coloro che idearono la finale. Si tratta dell’evento più atteso dell’anno negli Stati Uniti, con 100 milioni di spettatori solo in America e un crescente numero di “curiosi” anche in Europa.

Mercedes-Benz Stadium, Atlanta

IL MATCH

A contendersi il titolo in questa edizione erano i New England Patriots, vincitori della National Football Conference, e i Los Angeles Rams, campioni dell’American Football Conference. I Patriots, con Tom Brady come quarterback, sono già vincitori di 5 Super Bowl, mentre i Los Angeles Rams hanno all’attivo una vittoria. Ci sono state diverse polemiche sulla qualificazione dei Rams, che sarebbero stati inconsapevolmente agevolati da un errore arbitrale, costato la finale ai New Orleans Saints. Patriots e Rams si erano già affrontati in finale nel 2002, con Tom Brady, già protagonista della sfida, che portò i Patriots alla vittoria, dando il via al lungo dominio della squadra del New England. Il quarterback, marito di Gisele Bündchen, ha 41 anni, 8 in più del suo allenatore e, nonostante ciò, sta negoziando un prolungamento del contratto (quando l’età è solo un numero).

Tom Brady, quarterback dei New England Patriots

Anche questa notte era il team di Boston ad essere favorito secondo gli esperti, mentre erano più cauti i bookmakers. Una partita iniziata in modo abbastanza equilibrato, con soli 3 punti segnati nel primo tempo dai Patriots. Pareggiano i Rams a 2 minuti dal termine del terzo quarto, ma alla fine è il team di Tom Brady ad avere la meglio. I Patriots vincono 13-3, raggiungendo i Pittsburgh Steelers in cima alla classifica dei team più vincenti della storia.

L’HALF TIME SHOW

Il Super Bowl, però, non è solo un grandissimo evento sportivo, perché prevede anche uno spettacolo al quale qualsiasi cantante vorrebbe prendere parte: l’Half Time Show. Ogni anno, infatti, durante l’intervallo alcuni tra i migliori artisti internazionali si esibiscono al centro dello stadio che ospita la finale, davanti agli occhi di un pubblico vastissimo. Una pressione mediatica incredibile, ma anche un’occasione unica. Chi sale sul palco ha 15 minuti per conquistare il mondo, per creare un’atmosfera spettacolare, emozionante e sorprendente allo stesso tempo. E pensare che l’idea di riempire l’intervallo con delle performance nacque per camuffare la mancanza di pathos durante i match di una squadra indiana. Nel corso del tempo, però, è diventato un appuntamento imperdibile. Dall’emozionante performance di Michael Jackson nel 1993, al mix di generazioni con gli Aerosmith, Britney Spears, gli N’Sync, Nelly e Mary J. Blige nel 2001, fino alla mastodontica tigre robotica di Katy Perry nel 2015 (con l’apprezzatissima incursione di Missy Elliot), ripercorrendo la storia dell’Half Time Show la concorrenza è davvero difficile da “battere”. Lo scorso anno è stata la volta di Justin Timberlake, che 18 anni fa era già stato protagonista con gli N’Sync della mezz’ora più seguita nel mondo. Quest’anno, invece, è stata la volta dei Maroon 5, accompagnati da Travis Scott e Big Boi degli OutKast, dopo le rinunce di numerosi artisti in segno di protesta per le disuguaglianze di trattamento da parte della polizia nei confronti degli afroamericani.

Un grande palco a forma di M ha accolto gli artisti, tra successi del passato e ultime hit. Le fiamme, un coro gospel e le lanterne illuminate che componevano in volo la scritta “one love” hanno poi riempito la scenografia del gremito stadio di Atlanta. Subito dopo il concerto, Adam Levine ha pubblicato un post sul suo profilo Instagram in cui, oltre ai ringraziamenti di rito, elenca una serie di parole, le prime che gli sono venute in mente quando ha saputo che avrebbe avuto questa incredibile opportunità, le stesse che hanno ispirato la coreografia di lanterne.

Adam Levine, protagonista dell’Half Time Show

I Maroon 5 non avrebbero mai potuto regalare una performance deludente, ma difficilmente questa sarà inserita nella top ten degli Half Time Show di tutti i tempi. Avrebbero potuto ideare qualcosa di più sorprendente?

Per avere un’idea, ecco il video del breve concerto.



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