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X Factor – Il secondo live non convince, Marco Anastasio si’

Scritto da il 7 Novembre 2018

Eccoci ritrovati, amici ascoltatori e lettori di Radio NOVA IONS 97, per il consueto appuntamento settimanale sul talent più discusso dello stivale.

Vorrei esordire con una domanda: ma sono io l’unica che si annoia a morte? Solo a me anche questa seconda puntata è sembrata lunga quanto “C’era una volta in America” versione integrale più contenuti extra?

Nonostante gli ospiti consistenti (in questo secondo live parliamo di Sting e Shaggy e poi la Dark Polo Gang) nulla di eccitante accade negli studi di X Factor. Durante gli ultimissimi minuti di trasmissione, proprio allo scadere dei secondi di votazione per il ballottaggio, stavo per cadere in un pisolino ma mi sono risvegliata con un brevissimo ma intenso diverbio fra Mara e Lodo, del quale però si è capito poco il senso ma che alla fine ci dà speranza perché suvvia, diciamocelo, noi vogliamo vedere il sangue, i denti, le grida.

Ad ogni modo, fatta eccezione per questi brevi picchi di vitalità, anche questa puntata non ci ha fatto dire “wow!”. Il ritmo è lento, le gag sono poche e poco divertenti (vedi quella con Elio per pubblicizzare lo Strafactor). A dirla tutta, sebbene in gara ci siano concorrenti di altissimo livello, che ci interessa seguire, finora la cosa che ci rende più soddisfatti è la messa in scena. X Factor si conferma ancora una volta come lo show-tripudio di scenografie mozzafiato, performance di danzatori straordinari e colori scintillanti. Insomma, “the show must go on”, anche solo per questo.

Comunque, se è vero che per le serie tv vale la regola della quarta puntata, per X Factor faremo valere la regola della terza puntata: diamo ancora del tempo ai ragazzi di abituarsi al Live, sperando che i giudici (specie il novellino Guenzi) comincino a giocare, non solo per vincere ma anche per far divertire il pubblico a casa, con i fondelli incollati sui sofà.

Direi di passare, fatta questa breve premessa, a classifiche e pronostici. Per questo nostro secondo appuntamento, abbiamo pensato di introdurre una nuova classifica, ovvero quella delle tre PEGGIORI esibizioni. Ci sembrava doveroso esprimere ulteriormente il nostro umilissimo parere critico, sempre nella speranza di provocare la vostra indignazione, di cui notoriamente ci nutriamo alla vigilia del Live Show.

3. A chiudere il podio delle peggiori performance di Giovedì sera, ci sembra opportuno inserire i Red Bricks Foundation. Per la seconda volta al ballottaggio, questa volta hanno dovuto abbandonare il programma. Indubbiamente i ragazzi non rientravano nelle nostre grazie, nonostante questo ci sembra doveroso dire che l’esibizione di giovedì era NON MALE. Il folle Lodo Guenzi, infatti, li ha buttati in scena con una versione in chiave rock di “Thoiry” di Achille Lauro e compagnia bella. Dopo pochi minuti di panico, ci siamo dovuti ricredere. I Red Bricks abbandonano il palco di X Factor con grande dignità.

2. In seconda posizione indubbiamente il loro avversario nel ballottaggio, Emanuele Bertelli, ragazzino prodigio degli Under Uomini, quest’anno affidati alla cara Maionchi. L’esibizione doveva essere il trionfo di un genere musicale di sua stessa invenzione, il Soul Trap, e ha quindi visto in scena una poco convincente versione di “Zingarello” di Ghali. Una sola domanda: Emanuele, PERCHÉ? Grande delusione.

1. E in pole position, senza dubbio peggior performance della serata, i Seveso Casino Palace. Ma non è che abbiamo fatto una grande scoperta, la loro performance è stata pessima ed è stata giudicata tale anche dagli stessi giudici in puntata. C’è da dire che, di sicuro, Lodo non aveva messo a fuoco il tema della serata (canzoni prese dallo scenario musicale esclusivamente degli ultimi 12 mesi) e li ha preparati ad esibirsi in un’assurda versione di niente di meno che “Amore e Capoeira” mashuppato con “Kids”, capolavoro degli MGMT. Cioè questa cosa ci ha fatto proprio un po’ arrabbiare. E ci sembra pure di poter affermare, con un certo azzardo, che Lodo non abbia bene a fuoco le potenzialità delle sue band.

Bene, ci siamo tolti il dente. Passiamo ora alla classifica delle migliori esibizioni anche perché abbiamo decisamente brontolato un po’ troppo finora. No?

1. Dunque, migliore in campo, ancora e ancora, il nostro giovane rapper Marco Anastasio. Ci dispiace dover essere ripetitivi ma ecco, questa è la realtà e bisogna accettarla. Anastasio gioca un altro campionato rispetto agli altri. In una settimana ha riscritto parte del testo di “Se piovesse il tuo nome”, meglio di Calcutta (autore originario del testo). Performance emozionante, messa in scena “top”. Daje tutta Nasta!

2. In seconda posizione, Sherol Dos Santos, esibitasi in una versione non facile di “Rank & File” dei Moses Sumney. Standing ovation per lei, anche da parte nostra.

3. Infine, ci sembra doveroso fare una menzione speciale a Luna, che giovedì scorso si è esibita per prima, in un mashup di “God is a woman” di Ariana Grande e “I do” di Cardi B. Una vera regina. Luna è piccola, ma contiene universi. E concludiamo anche dicendo che, senza ombra di dubbio, Manuel Agnelli è un gran giudice!

Prima del pronostico su chi, secondo noi, sarà un possibile eliminato giovedì prossimo, due brevi menzioni: la prima riguarda Renza. È dalla prima audizione che si parla di toglierle la chitarra. Finalmente l’hanno fatto e, finalmente, ha dimostrato di essere brava, elegante e strepitosa anche così. La seconda è su Martina Attili, che si conferma, a nostro avviso, possibile vincitrice di XF18.

Prima di salutarci, il nostro nome è…(rullo di tamburi) proprio lei: Renza Castelli.
Fateci sapere le vostre classifiche, i vostri pronostici, insomma SCATENATEVI!
E buon XF a tutti!


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